[TRAMA] Magnitudo 9.5

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    El Psy Congroo

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    L'alba era appena sorta in una delle più remote regioni del Brasile, sebbene i desolati altopiani che compongono questo territorio distante dalla civiltà non furono mai resi abitabili fra di essi era possibile scorgere la base di uno degli uomini più influenti della Mafia mondiale. La costruzione dalla forma di un'enorme cattedrale è difesa da un esercito di uomini in continuo addestramento militare ed è completamente schermata ai radar mondiali. Al suo interno quell'uomo sta svolgendo l'ennesima fase del suo Programma segreto attraverso mostruosi esperimenti sugli animali nati dalle Box Arma.
    La grossa struttura sorgeva in un territorio pianeggiante e sopraelevato rispetto al resto del territorio, le alte mura si innalzavano parecchi metri prima dell'ingresso della struttura ed una serie di uomini di guardia osservavano costantemente i dintorni della base per assicurarsi che nessuno potesse avvicinarla. Superate le mura prima di giungere all'ingresso della grande cattedrale si estendevano edifici minori dove la moltitudine di soldati alloggiavano e svolgevano addestramenti.
    Quella mattina un uomo avanzava indisturbato verso il territorio della base, i pantaloni neri molto larghi sulla caviglia ondulavano al ritmo preciso e continuo di ogni passo mentre la maglietta beige che indossava sotto il lungo camicie da laboratorio.
    Le vedette lanciarono immediatamente l'allarme di un avvistamento descrivendo un uomo sulla quarantina che portava con se una valigetta metallica mentre avanzava verso il territorio della base a piedi. Senza pensarci troppo i soldati iniziarono immediatamente la procedura difensiva aprendo il fuoco contro l'uomo, ognuna delle guardie era armata con fucili da precisione a lunga gittata e non appena la figura si portò sulla linea di tiro circa dieci proiettili vennero fatti esplodere nella sua direzione. I colpi sibilarono nell'aria fendendola e raggiungendo in frazioni di istanti il loro bersaglio scontrandosi però contro un sottilissimo velo di fiamme che ricopriva l'uomo in una cupola. I proiettili vennero seguiti da una seconda ed una terza scarica di colpi che venivano tutti fermati dalla misteriosa protezione della figura: una cupola di fiamme molto chiare quasi evanescenti capace di far rimbalzare via i proiettili emettendo delle piccole scariche elettriche di colore verde acceso.

    Che spreco di risorse...

    Commentò fra se e se la misteriosa figura mentre si avvicinava sempre di più alla base delle mura. Gli uomini di difesa che ancora non avevano compreso cosa stesse realmente accadendo si prepararono al loro secondo schema richiamando una grossa quantità di uomini tutti armati con armi da fuoco semi automatiche generate da Box Arma, ancora qualche passo e la forza di difesa sarebbe stata in grado di scaraventare contro l'uomo una pioggia di proiettili.
    Intanto all'interno dell'immensa struttura principale Eclipse era intento a leggere un libro nel suo studio, la stanza era addobbata con mobili antichi e ben curati oltre a presentare molte librerie piene di antichi tomi. Dal fondo della stanza un caminetto irradiava quel poco di luce soffusa che permetteva all'uomo di leggere in tranquillità seduto comodamente sulla sua poltrona a pochi passi dalla scrivania che ospitava un telefono ed un computer quasi del tutto sommersi da scartoffie e rapporti dei sottoposti. La porta dell'ufficio si aprì permettendo ad un uomo molto alto e dalla muscolatura voluminosa di accedere alla stanza, Roger sembrava essere molto agitato mentre comunicava la presenza dell'intruso al suo capo

    Roger- Boss, abbiamo un intruso
    Eclipse- Si lo so

    Con disinvoltura Eclipse rispose al suo braccio destro che restò quasi pietrificato nell'osservare la serenità con cui era stato liquidato. Tentennando l'uomo cercò di spiegare meglio la situazione, il suo tono di voce cambiò mostrando quasi un tremolio

    Roger- S-signore...

    Si schiarì la gola

    Roger- Si tratta di Maximilian Lorenzini, ha già superato le mura di difesa e se non lo fermiamo raggiungerà la piazza in pochi minuti.

    La fiamma del camino sembrò quasi agitarsi come se la notizia avesse scosso più lei che il suo vero destinatario

    Eclipse- Manda qualcuno della squadra d'élite. Sono impegnato

    Con fare tranquillo l'uomo rimbalzò i doveri al suo secondo in comando voltando una delle pagine del libro che stava leggendo. Roger in quel momento non riuscì a mantenere la calma, sapeva che fuori i suoi uomini stavano morendo ed alzò la voce

    Roger- Signore.

    Eclipse alzò gli occhi di scatto abbandonando la lettura e fulminando il sottoposto. Roger rabbrividì per un istante bloccando le parole e dopo poco riprese a parlare con tono serio

    Roger- Syd è già sul posto. Dirò a Richard di raggiungerlo.

    Quando chiuse la porta dietro di se l'uomo si maledì per non essere riuscito a dire altro, ma anche il ricordo di quel silenzioso istante di tensione fra i due lo terrorizzava. Maximilian a pochi passi dalla base delle mura sistemò gli occhiali con l'indice della mano libera, alle spalle delle porte una moltitudine di soldati armati di Box Arma differenti fra loro si erano disposti in formazione di difesa pronti a contrastare l'invasore con un attacco a viso aperto. Lo scienziato sorrise e portò la mano verso di essi, gli bastò pronunciare le parole "Rage Roller" per generare fra le dita una sfera completamente avvolta dalle fiamme d'Ira.
    Il grosso proiettile conteneva un nucleo formato dalla fiamma del cielo e della tempesta che all'impatto con le mura esplose come un colpo di cannone. Avanzando verso la base della cattedrale l'uomo sparò quattro colpi che spazzarono via la maggior parte della porta centrale e dell'esercito terrestre. Osservando questa scena molti soldati furono colti dalla paura, alcuni di essi rinunciarono alla propria arma scappando quanto più lontano possibile, quelli che rimanevano non osavano muovere un dito difronte all'enorme dimostrazione di potere...

    Maximilian- Bene, lo hanno capito finalmente

    Continuando la sua camminata all'interno della struttura nemica Maximilian raggiunse l'ingresso della cattedrale delimitato da un gigantesco arco che conduce alla piazza centrale. Mentre lo attraversava l'uomo notò una fontana in marmo decentrata rispetto alla piazza il cui pavimento era composto da mattonelle rosse. Appoggiato alla fontana ad attendere lo scienziato vi era una figura alta e robusta dal fisico ben scolpito e muscoloso che indossava degli anfibi neri tenuti ben stretti sopra un paio di pantaloni militari dello stesso colore. Osservandolo Maximilian si fermò per un attimo, il suo avversario indossava una cintura con un motivo triangolare rosso ed arancione mentre sul suo petto una spilla raffigurante una spada con incastonato un piccolo gioiello bianco simile ad un diamante era agganciata sopra un'uniforme anch'essa dall'aspetto militare.

    Richard- Ci incontriamo nuovamente Maximilian

    Esordì l'uomo prima di tirare fuori dalla tasca una Box Arma di colore rosso. Richard aveva raggiunto quel luogo in gran fretta per collaborare con l'altro compagno della squadra èlite ma purtroppo era arrivato tardi. Senza fiatare ulteriormente l'uomo accese una fiamma della tempesta sul suo anello e lo inserì all'interno della Box che iniziò a brillare di energia avvolgendo quasi per intero la zona dello scontro. Quando la luce si diradò ecco che Richard indossava un'armatura di colore rosso formata principalmente da scaglie simili alle squame dei rettili che culminava con dei grossi artigli sulle nocche delle mani mentre l'elmo che ricopriva la sua testa ricordava le fauci di un serpente

    Richard- Simbiosi completata: Basilisco Tifone!

    Urlando il nome della propria Simbiosi l'èlite si lanciò contro Maximilian, i due si erano già incontrati qualche anno prima e durante quello scontro lo scienziato era riuscito a sconfiggere con estrema facilità il suo avversario lasciando dentro Richard un senso di vendetta e riscatto che finalmente potevano trovare sfogo in questo scontro. L'uomo in Simbiosi impiegò pochissimi secondi per raggiungere il suo bersaglio con un salto e mentre si apprestava ad aggredirlo con gli artigli della propria armatura saggiamente cosparsi dalle fiamme della tempesta notò che Maximilian lo stava guardando confuso

    Maximilian- Noi due ci conosciamo?

    Udendo questa domanda Richard rimase di sasso che in quell'istante si rese conto di non essersi mai mosso di un passo dalla fontana. Lo scienziato intanto aveva quasi finito di superare la piazza entrando nelle sale dell'edificio. Richard vedendo ciò cadde al suolo, avrebbe voluto correre verso Maximilian ma sapeva che non avrebbe potuto affrontare un illusionista di quel livello e così rimase immobile ed impaurito. Intanto nella sua stanza Eclipse camminava avanti ed indietro in maniera nervosa, non era sciocco e sapeva cosa stava rischiando non partecipando allo scontro. Ciò che l'uomo stava aspettando era la chiamata di un subordinato infiltrato in una delle Super Potenze Mafiose, Eclipse credeva che con le sue ultime informazioni avrebbe potuto ricattare Maximilian e farlo passare dalla propria parte. Nel silenzio finalmente il telefono suonò.
    Eclipse portò il telefono all'orecchio e dall'altra parte una voce parlò con tono basso e molto velocemente, sul suo volto si dipinse un sorriso e con tono pacato rispose quasi come se non avesse ascoltato nulla di quello che l'interlocutore volesse dirgli

    Eclipse- Ho ospiti a colazione.

    L'uomo mise nuovamente giù il telefono dopo pochissimi istanti e si voltò verso la porta del suo studio, senza pensarci due volte iniziò ad andare in direzione di Maximilian che intanto si era lasciato alle spalle l'ingresso della cattedrale brasiliana, al suo interno la struttura in pietra marmo ed alabastro si espandeva attraverso sette corridoi principali di cui quattro si direzionavano a coppia verso est e verso ovest mentre altri tre proseguivano dritto verso il cuore della base.

    Maximilian- Non ho voglia di giocare

    Disse l'uomo fra se e se quasi annoiato mentre scuoteva la testa e sul suo volto si dipingeva un'espressione afflitta. In quel momento da una delle porte Roger fece la sua comparsa deciso a combattere contro Maximilian. Lo scienziato lo guardò annoiato ma prima che i due iniziassero lo sconro anche il leader della struttura aveva fatto la sua comparsa portato con se la sua arma: un rapière finemente fabbricato e posto all'interno di un fodero decorato con gemme preziose. L'arma sembrava essere anche l'oggetto a cui l'artigiano si era ispirato per costruire le spille che i suoi uomini portavano sul petto. Quando Maximilian vide Eclipse si fermò aiutandosi con la mano libera per riportare gli occhiali scesi nuovamente sul naso a poca distanza dagli occhi.

    Eclipse- Maximilian Lorenzini. A cosa devo questa visita?
    Maximilian- Sono qui per parlare, non voglio problemi

    Sentendo l'affermazione dello scienziato Eclipse non riuscì a trattenere una risata

    Eclipse- Maximilian caro, la prima volta che ci siamo incontrati hai cercato di uccidermi. La volta successiva sono stato io ad attaccarti. Adesso vieni qui distruggendo la mia base e pretendi di parlare?
    Maximilian- Voglio proporti una alleanza.

    L'affermazione paralizzò istantaneamente i due che stavano ascoltando. Eclipse quasi sussultò per quanto questa situazione gli sembrasse assurda.

    Eclipse- Una... alleanza?
    Maximilian- Si. Voglio qualcosa da te, e l'unico modo che ho per ottenerla è proporti una alleanza. Avrai i tuoi vantaggi ovviamente...

    Annuendo all'intruso Eclipse lo squadrò dalla testa ai piedi, era la prima volta che quell'uomo gli dava questa sensazione di potere.

    Eclipse- Vantaggi? Di cosa si tratta?
    Maximilian- Le riconosci queste?

    Aprendo il palmo della mano destra lo scienziato generò su di esso una piccola bolla composta della stessa energia che poco prima lo difendeva dai proiettili. Dentro la zona di contenimento alcune particelle di energia iniziarono a condensarsi in sette punti specifici dando origine a piccoli cristalli di diverso colore.

    Maximilian- Diamante, ametista, smeraldo, lapislazzuli, zaffiro, rubino e quarzo. Quando le incontrai la prima volta diedi loro il nome di Fiamme Minerarie.

    La dimostrazione visiva di Maximilian serviva per introdurre un discorso ben più complesso. Molti anni prima lo scienziato aveva notato che qualcuno all'interno del pianeta terra utilizzava una fiamma molto particolare per viaggiare fra una dimensione e l'altra. Maximilian condusse diverse ricerche seguite da esperimenti e revisione delle teorie per comprendere perchè questa figura eseguisse con così grande frequenza il Viaggio Astrale ovvero lo spostamento da una dimensione all'altra. Grazie alle sue capacità egli riuscì a risalire non solo alla figura di Eclipse ma anche al potere delle sette fiamme da lui menzionate: le Fiamme Minerarie. Secondo lo scienziato Eclipse viaggiava da una dimensione all'altra alla ricerca del potere di queste fiamme misteriose instillando in Maximilian il desiderio di ottenerne una. Potendo studiare da vicino la Fiamma Mineraria Maximilian capì che essa era il risultato della solidificazione di un'antica energia, probabilmente antica quanto l'universo stesso, che risiede in una dimensione "di passaggio" attraversata durante ogni Viaggio Astrale.
    Questa antica energia veniva assorbita dalle fiamme del Firmamento quando le due si trovavano a contatto, e grazie ad un processo di cristallizzazione l'energia modificava le sette fiamme nelle cosiddette Fiamme Minerarie.

    Maximilian- Questa conclusione

    Riprese a dire Maximilian dopo aver fatto una premessa ai due

    Maximilian- Mi ha portato a comprendere che non cercavi le Fiamme Minerarie, ma bensì l'energia che si cristallizza durante la loro formazione.

    Dopo aver condiviso con Eclipse le sue conclusioni Maximilian modificò l'interno della bolla evanescente che reggeva ancora sulla mano facendo apparire al suo interno una fiamma ancora più bizzarra. La nuova fiamma che rimaneva incandescente a pochi centimetri dal palmo di Maximilian aveva la forma di un tau marrone circondato da alte fiamme arancioni. Sebbene i due fuochi possiedono forme e colore differenti era come se vivessero in perfetta armonia fra di loro

    Maximilian- Questa fiamma la riconosci?

    Alla domanda di Maximilian Eclipse quasi sobbalzò, Roger al suo fianco si apprestò a rispondere allo scienziato sorpassando il capo visibilmente colto alla sprovvista

    Roger- Si chiama Fiamma Del Giuramento, ma solo pochi umani sono in grado di generarla...
    Maximilian- È vero

    Annuì Maximilian prima di continuare

    Maximilian- Questa fiamma però è molto comune nella trentottesima dimensione, la chiamano Fiamma Tau
    Eclipse- Insomma Maximilian, si può sapere dove vuoi andare a parare? Sei venuto qui per farci vedere la tua collezione di fiamme?!

    Eclipse stava visibilmente perdendo la pazienza ma il suo interlocutore con estrema calma e tranquillità riprese a spiegare. Secondo i suoi studi infatti l'energia misteriosa che trasformava le Fiamme del Firmamento nelle Fiamme Minerarie non risultava essere in grado di legarsi con le Fiamme di Gaia. Questa scoperta portò l'uomo ad eseguire studi con la Fiamma del Giuramento che fungeva da setaccio per l'energia che veniva accumulata ma che non riusciva mai a cristallizzarsi.

    Maximilian- Grazie a questa scoperta sono riuscito a risalire all'energia antica che forma le Fiamme Minerarie.

    Con questa affermazione l'uomo scosse ancora di più Eclipse. L'Ancestrale non pensava che un semplice essere umano potesse accedere all'energia del Primo Astro e sebbene la cosa originariamente lo spaventò successivamente lo incuriosì

    Eclipse- Dunque sei riuscito ad ottenere quell'energia... mostramela o non ti crederò

    Maximilian sorrise

    Maximilian- Non correre troppo. Ti ho detto queste cose per farti capire che ho qualcosa che ti interessa. Prima di mostrarti i risultati delle mie ricerche è necessario stringere il nostro accordo.
    Eclipse- Bene dunque, cosa vuoi da me Maximilian? Ti interessano i soldi? Vuoi che ti dia i miei uomini?
    Maximilian- Protezione

    Lo interruppe bruscamente lo scienziato

    Maximilian- Quello che voglio è protezione. I Flame prima o poi scopriranno le mie ricerche e sebbene siano stati loro a darmi questi poteri sono certo che tenteranno di fermarmi.
    Eclipse- Tutto qui?

    Eclipse dovette trattenere l'ennesima risata prima di rispondere

    Eclipse- Vuoi solo che io ti protegga dai Flame? Non c'è alcun problema.

    Disse l'Ancestrale facendo quasi spallucce

    Eclipse- Con il mio esercito e le tue conoscenze scientifiche nessuno potrà fermarci, che sia un umano o un Flame.

    Il volto di Eclipse si dipinse di gioia, desiderava allearsi con Maximilian per non averlo come nemico ma questa sua invenzione lo avrebbe sicuramente aiutato nella sua guerra.

    Maximilian- Hai una stanza isolata?

    La voce secca dello scienziato spezzò il volto dell'Ancestrale

    Maximilian- Serve una stanza ben isolata dalle fiamme altrimenti potremmo essere percepiti. I Flame si trovano nella nostra dimensione attualmente, per me è pericoloso perfino essere qui

    Congedando Roger l'uomo a capo della struttura fece cenno a Maximilian di seguirlo attraverso l'intricato labirinto di corridoi che componevano la sua base fino a raggiungere l'ingresso di un ascensore. Al suo interno i due iniziarono a scendere nei piani sotterranei della struttura arrivando in una gigantesca sala le cui pareti così come il soffitto ed il pavimento erano coperti da grossi pannelli rettangolari di colore verde scuro. Non appena i due misero piede dentro la grande stanza Maximilian notò immediatamente che quel luogo era isolato dalle fiamme non riuscendo più a percepire le presenze degli uomini in superficie. Allontanandosi dall'ascensore l'uomo poggiò al suolo la sua valigetta metallica ed inginocchiandosi dando le spalle ad Eclipse la aprì

    Maximilian- Quando ho ottenuto l'energia misteriosa non sono stato in grado di utilizzarla. Sebbene questa forza si fonda con le Fiamme non può essere utilizzata come se fosse tale quando è in questo stato

    All'interno della valigetta Maximilian iniziò a spostare scartoffie ed appunti, il bagaglio era pieno di fogli la maggior parte di essi contenenti scarabocchi e formule scritte con una calligrafia indecifrabile

    Maximilian- È stato necessario solidificarlo, attraverso un processo di cristallizzazione controllata

    L'uomo trovò finalmente fra i vari fogli quello che cercava: una piccola scatoletta nera dalla forma cubica in grado di aprirsi a metà. Sulle quattro facce della figura erano presenti dei perni metallici che insieme ad una corda all'apparenza molto resistente impedivano all'oggetto di aprirsi inavvertitamente. Voltandosi verso il suo interlocutore Maximilian avvicinò la scatola ad Eclipse

    Maximilian- Ed ecco il risultato. Attraverso il meccanismo di mia invenzione posso cristallizzare quell'energia.

    Incredulo e tremante Eclipse guardava la scatola nera ancora appoggiata sul palmo della mano di Maximilian. L'Ancestrale temeva quello che poteva esserci all'interno dell'oggetto ma lo scienziato lo invogliò ad aprirla per constatare la veridicità delle sue parole e così si decise. Presa in mano la scatola dalle dimensioni di una Box Arma e rimossi tutte le precauzioni che ne impedivano l'apertura Eclipse provò a sollevarne leggermente la parte superiore per sbirciare il contenuto.
    Non appena una fessura venne aperta nella scatola da essa una forma di energia di colore bianco iniziò a diffondersi nell'intero salone facendo sobbalzare l'uomo che la teneva in mano. La piccola scatola cadde dunque al suolo aprendosi del tutto, al suo interno un oggetto simile ad una gemma grezza cadde al suolo scatenando intorno a se una serie di fulmini bianchi di energia pura che investendo i pannelli di cui era formata la stanza iniziò a distruggerli lasciando di loro solo polvere. Tutta la grande cattedrale iniziò a tremare e con essa l'intero sud america avvertì la violentissima scossa di terremoto che danneggiò gravemente le città brasiliane più vicine al desolato altopiano.
    Eclipse urlò di paura, aveva già visto questo potere in vita sua durante la nascita del Primo Astro e da allora non aveva mai pensato che un essere vivente potesse essere in grado di generare qualcosa di simile. Dall'altra parte invece Maximilian in totale tranquillità raggiunse il minerale camminando fra i fasci di energia e le scosse sismiche per sollevandolo grazie ai poteri della fiamma della terra e riporlo dentro la sua custodia riportando la calma all'interno della sala e dell'intero continente

    Maximilian- Mi avevi detto fosse isolata dalle fiamme

    Borbottò scontento lo scienziato mentre sigillava nuovamente il contenitore, Eclipse invece sembrava essere prossimo al collasso psicologico. Maximilian poteva non rendersene conto o forse ciò che più lo terrorizzava era proprio che lo scienziato si rendesse conto che quell'oggetto avrebbe potuto distruggere un Ancestrale. Ed a questo pensiero Eclipse ebbe un fremito.

    Maximilian- So cosa stai pensando: non è niente di particolare. Non ho avuto molto tempo e soldi per costruire la mia macchina, attualmente sono riuscito a convertire solo il 20% dell'energia ma lavorerò sulla purezza...

    Il flusso di coscienza dell'Ancestrale si spense sentendo le parole di Maximilian, da quel giorno i due misero da parte le loro passate divergenze per marciare uniti verso un unico obiettivo: la morte dei Flame.

    Edited by Dystopia# - 16/11/2018, 20:55
     
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