[Rarità] L'arco della leggenda

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    Uno spettacolo inusuale stava avendo luogo a Kolmanskop, piccolo villaggio abbandonato nel deserto del Namib: un samurai dai lunghi capelli neri stava combattendo per la sua vita contro un nemico misterioso. Fiamme di diversi colori si alzavano verso il cielo mano a mano che i due guerrieri si scambiavano colpi: se una persona comune avesse visto tutto ciò, avrebbe pensato che probabilmente stavano girando un film o qualcosa di simile; mai avrebbe potuto immaginare che una battaglia all'ultimo sangue si stava svolgendo proprio davanti ai suoi occhi e mai avrebbe potuto pensare di poterci rimanere secco da un momento all'altro, tanto erano forti i due combattenti.

    Sei finito!

    Queste furono le ultime parole che il samurai sentì prima di vedere il suo avversario incoccare una freccia nel suo bizzarro arco e scoccarla verso di lui. Schivarla era impossibile e, senza esitare, lo spadaccino cercò di proteggersi scagliando un attacco in direzione del proiettile. Una luce accecante scaturì dallo scontro, abbagliando entrambi i guerrieri e rendendo impossibile, in quel momento, decretare l'esito dello scontro.

    Ma come si era arrivati a questo punto?



    OT//Bella Cristo, benvenuto nella tua quest! Ci ho messo un po' perché non sapevo come iniziare, quindi ho deciso di usare un approccio un po' inusuale, cioè un piccolo flashforward così, tanto per. Nel primo post dovrai descrivermi perché hai deciso di cercare una nuova arma, come sei venuto a conoscenza dell'arco e concludere dicendo che vai con Endou in aeroporto. Ti darò un paio di indicazioni tecniche per MP ma voglio che tu descriva come più ti piace la situazione.
    Ciao ciao! //OT
     
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    Precedentemente...

    Il caldo del deserto inondava i poveri corpi di Kenshin ed Endou.
    Il samurai aveva perfino rinunciato al suo Kimono e viaggiava con una sola camicia nel caldo della strada, cirando nella zona di Teheran.
    Davanti a loro, in lontananza, la loro meta. O quello che speravano fosse tale.

    Kenshin: Dovevamo...davvero...finire qua?
    EndouHo...un amico...Mi deve un gol e ci può dare un aiuto sul metterti a posto!
    KenshinCosa intende?
    EndouNon potrai correre sulla fascia con gli scarpini falsi per sempre! Ti serve un passaporto! Secondo te perché ti ho fatto passare in treno?

    Il samurai ripensò un secondo alla sua vita fino a quel momento. In effetti aveva sempre usato passaporti falsi, buttandoli via dopo ogni viaggio. Inoltre tutti i suoi viaggi erano stati fatti sotto l'aiuto (inconsapevole a lui) di Hilda e della sua organizzazione. Aveva bisogno di riorganizzarsi, in qualche modo.
    I due erano finalmente arrivati a destinazione. Il samurai stava per entrare, prima che una figura femminile con un Burka gli passò accanto, spingendolo e facendolo quasi cadere. Endou gli porse la mano sorridendo.

    Endou: Occhio eh. Nel Bazar ci sarà sempre mischia da calcio d'angolo!

    I due infatti erano finiti di fronte all'enorme Bazar, il più grande dell'Iran. Oltre 10 chilometri di negozianti pronti a venderti tutto. Più volte, probabilmente.
    Nonché il luogo dove Endou sosteneva di avere il suo "contatto".
    I due si guardarono negli occhi ed entrarono nell'enorme caos di bancarelle. Decine di persone si muovevano intorno a loro, chi per comprare il cibo quotidiano chi per portare a casa dalle vacanze un autentico tappeto persiano. Kenshin sentì le urla e i suoni in una lingua che non conosceva, ma di cui capiva il significato: la compravendita si esegue urlando in ogni paese in fondo.
    A Kenshin ricordava il mercato del Pesce di Tokyo, ma in misura maggiore. E anche più caotica.
    L'uomo seguì Endou fino a trovare una bancarella relativamente isolata con dietro un tendone coperto, gestita da un uomo mediorientale vestito con un abito tradizionale e un Fez in testa. Apparentemente la bancarella vendeva copie del Corano, messe in grande quantità sulla bancarella.
    Endou si rivolse verso l'uomo, parlando in un inglese anche troppo buono per quanto si immaginasse Kenshin.

    Endou: Ehilà, mi serve il libro su Le Mille e una Notte.
    Mercante: Certo, la prego di entrare, Effendi.

    Senza rispondere a sua volta, Endou si incamminò verso la tenda, facendo cenno a Kenshin di seguirlo. I due entrarono nel tendone.
    Kenshin rimase stupito nello scoprire che non era altro che un semplice magazzino di testi del Corano e di immagini di Maometto. Sembrava essere realmente finito in una sorta di libreria ambulante e non capiva davvero perché Endou lo avesse portato lì.
    Al contrario l'uomo con lui era estremamente calmo, come se stesse aspettando qualcosa con la certezza che arriverà. Quasi a confermarlo, una voce risuonò nella tenda. Kenshin si girò per scoprire che da uno dei tessuti si aprì uno Zip, da cui uscì una figura.
    Era un uomo abbronzato, dai capelli castani spettinati. Indossava quello che sembrava essere una tunica da Sceicco, ma aperta alle gambe e con degli stivali scuri. Portava un paio di occhiali da sole e il viso pareva essere stato rasato da poco. Chiunque fosse, l'impressione che ebbe Kenshin fu di un turista occidentale che si credeva sceicco.
    L'uomo guardò Endou con espressione a metà tra lo scocciato e il sorpreso.

    J: Ok. Va bene. Ti devo ancora quei soldi. Mi spieghi però perché mi hai portato un Samurai qua? Due giapponesi nel mezzo di Theran di cui uno che sembra uscito da un Wuxia! Passavate più inosservati travestendovi da Presidente degli Stati Uniti!
    Endou: Che ingaggio da punta eh, J! Sempre sul pezzo!

    L'uomo non gli rispose nemmeno, si limitò invece a guardarlo con aria scocciata e a girarsi verso la tenda da dove era entrato. Afferrò da lì una sedia di plastica e si sedette, continuando ad osservare i due.

    J: Tralasciando la tua PESSIMA abitudine a parlare come se fossi un allenatore di calcio, immagino che non sei venuto qua portando un Samurai ambulante perché volevi sfruttare le miglia gratis di volo. Quindi cosa vuoi?

    Endou iniziò a ridere, mentre Kenshin continuava a non capire chi fosse quella persona. O se in generale poteva fidarsi di lui.

    Endou: Mi serve una maglietta sicura e costante per il mio amico! Qualcosa che gli consenta di potersi muovere senza rischiare di essere pressato o qualcosa del genere!
    J: Tutto qua? Una nuova identità sicura? E sei venuto qua fin dal Giappone per trovare un'identità ad un tizio? Minchia, neanche cercassi una delle armi leggendarie dell'Haitiano...

    Le ultime parole di J risuonarono nella testa di Kenshin. Armi leggendarie. Come quella che credeva fosse la Gemma.

    Kenshin : Potrebbe essere un'altra tattica ignobile dell'organizzazione che mi ha controllato? La descrizione sembra essere la stessa! Devo controllare a tutti i costi!

    Per la prima volta si rivolse direttamente a J, parlando in inglese.

    Kenshin: Scusi, cosa sarebbe questa arma leggendaria e questo Haitiano?

    J lo guardò come se avesse parlato un fantasma.

    J: Quindi parli e pure in inglese, eh. Dimmi, perché ti interessa saperlo?
    Kenshin: Ho i miei motivi.

    J si alzò dalla sedia, muovendosi verso Kenshin. Era leggermente più alto del Samurai, ma quest'ultimo non si mosse. J si tolse gli occhiali da sole. E guardò Kenshin negli occhi.
    Gli occhi di J erano apparentemente normali occhi castani, ma a guardarli attentamente sembravano mostrare molti più anni di quanti ne dimostrasse l'uomo. Molti più di chiunque altro Kenshin abbia mai incontrato.
    I due si guardarono negli occhi per qualche secondo. Poi J sorrise, si rimise gli occhiali e si risedette con un viso allegro.

    J: Potevi dirmelo subito che questo tipo era interessante! Ti dirò quello che so. Che è poco, ma fattelo bastare. L'Haitiano è un contrabbandiere abbastanza misterioso: pochi lo conoscono e nessuno lo ha visto in faccia senza fare una visita all'altro mondo poco dopo. Persino io non l'ho mai incontrato! Alcune voci dicono che abbia trovato un'arma leggendaria, un arco dei tempi antichi o roba del genere in grado di fare cose mai viste. Ha pubblicato in un sito del Deep Web una sorta di invito a trovarlo a Kolmanskop, villaggio minerario abbandonato nel deserto del Namib in Namibia, Africa Meridionale. Chi verrà lì ed offrirà il prezzo più alto potrà ottenere i suoi beni più rari. Il piccolo problema è che, visto il suo livello di sicurezza, mi aspetterei minimo un esercito privato e gli stessi beni in una cassaforte sotto il suo culo. All'invito hanno risposto due organizzazioni: i Data e i Virus. Non ho la più pallida idea di chi siano, al 90% sono nomi in codice falsi, ma a giudicare dai messaggi che hanno scritto si conoscono molto bene, quasi come se fossero in realtà nella stessa squadra. Ma allo stesso tempo si vogliono morti. Molto morti. Se vuoi sentire la mia opinione, da quel villaggio in pochi usciranno sulle proprie gambe. Se però ci vuoi andare, divertiti.

    Kenshin ascoltò avidamente ogni parola di J. Non aveva dubbi: doveva andare a controllare se davvero quell'arma era legata in qualche modo alla sua organizzazione. Doveva farlo.
    Il trio rimase un'altra mezz'ora circa per discutere della nuova identità di Kenshin. Quando uscirono dalla tenda salutando il misterioso J, avevano entrambi in mano una copia de "Le mille e una notte", ma quella di Kenshin conteneva tutti i dati per una perfetta e nuova identità. E sapeva già dove andare.

    Endou: Sicuro quindi di finire in Sud Africa?
    Kenshin: Sicuro. Devo sapere se davvero quell'arma può essere legata ad altri come me.
    Endou: Vabbene! Andiamo all'aeroporto! Facciamo questa partita!

    Mentre Endou chiamava un Taxi, Kenshin si preparò mentalmente. Avesse trovato un altro come lui, come si sarebbe comportato? Lo avrebbe affrontato? Avrebbe cercato di liberarlo? Tante domande a cui non sapeva trovare una risposta. O forse non voleva.
    Con una nuova destinazione e molti dubbi, i due si recarono verso l'aeroporto di Teheran, verso la Namibia del sud.
     
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    Un villaggio sperduto nel deserto in Africa, un misterioso contrabbandiere d'armi, due gruppi di persone della stessa squadra che in realtà si odiano e un'arma leggendaria.
    Tante erano le informazioni acquisite da quell'uomo nel Bazar che gli aveva anche fornito dei documenti falsi regalandogli una nuova identità.
    Mentre il taxi si dirigeva verso l'aeroporto di Teheran, Endou cercava di prenotare il primo volo disponibile per il Sud Africa con il suo smartphone, spiegando al suo compagno d'avventure orari e prezzi del caso. Kenshin annuiva ma, in realtà, la sua mente era altrove: mai aveva sentito parlare di un arco leggendario ai suoi tempi e, senza dubbio, sarebbe stata un'arma interessante da avere; dopotutto, come tutti i samurai degni di chiamarsi così, anche Kenshin era esperto nel Kyudo, "la via dell'arco".

    Tassista: Quanto traffico...

    A sentire quelle parole, Kenshin ed Endou alzarono lo sguardo e guardarono fuori dall'auto: effettivamente tutti si muovevano a malapena. Dopo cinque minuti avevano fatto forse cinquanta metri.

    Tassista: mi dispiace, purtroppo avete beccato proprio l'ora di punta. Tra quanto avete il volo?

    Endou: tra poco meno di un'ora.

    Tassista: facendo questa strada, in teoria, dovremmo essere all'aeroporto in venti minuti. Però, ora come ora, è impossibile... però...

    L'autista cominciò a guardarsi intorno come se stesse cercando qualcosa. Poi, soddisfatto, sorrise.

    Tassista: sentite, normalmente non farei mai una cosa del genere, però vedo dai vostri libri che siete amici di J, giusto?

    Endou e Kenshin si guardarono, riluttanti dal confermare il loro legame con un uomo che fabbrica documenti falsi e chissà che altro.

    Tassista: tranquilli, non sono uno sbirro. In ogni caso, ho un piano per farvi arrivare in tempo all'aeroporto ma diciamo che potrebbe essere rischioso. Ci state?

    I due annuirono.

    Tassista: molto bene! Allacciate le cinture e reggetevi forte!

    Senza dire altro, l'autista alzò il volume della radio e salì con l'auto sul marciapiedi, suonando il clacson a ripetizione.

    Tassista: LEVATEVI!! HO FRETTA!! VIA! VIA!!!

    Arrancando tra la gente, il taxi riuscì a raggiungere una vietta secondaria molto stretta, probabilmente non adibita al passaggio delle macchine; quindi, accelerò.

    Tassista: non preoccupatevi! Sono il miglior tassista del mondo!! AHAHAHAHAH!!



    Quaranta minuti dopo...



    Un folle. Questo era quello che pensava Kenshin di quel tassista. Se era vero che erano arrivati a destinazione sani e salvi e appena in tempo per il volo, era anche vero che in più occasioni, durante quel lungo viaggio spericolato, aveva seriamente pensato che ci avrebbe lasciato le penne.
    Mentre Endou pagava il tassista, Kenshin scese dal taxi e ringraziò le divinità che gli avevano concesso di vivere un altro giorno.
    L'auto ripartì e i due giapponesi entrarono nell'aeroporto.
    Una volta fatto il check-in e superati i controlli di sicurezza, Endou e Kenshin cominciarono a correre verso il gate, districandosi tra la folla.
    Concentrati sul muoversi tra le persone, i due si persero di vista.
    Arrivato al gate, Kenshin si guardò intorno e vide di sfuggita Endou imbarcarsi. Evidentemente era arrivato prima di lui.
    Tranquillo, il samurai si mise in coda e si imbarcò.
    Salito a bordo e trovato il suo posto, Kenshin si sedette e tirò un sospiro di sollievo: appena in tempo.
    Tuttavia, mentre si allacciava la cintura, si rese conto di una cosa: il posto affianco al suo era vuoto.
    Si alzò e si guardò intorno, ancora una volta alla ricerca dell'amico che, probabilmente, aveva sbagliato posto.
    Lo riconobbe subito, era di spalle e stava caricando il suo bagaglio a mano nella cappelliera.

    Kenshin: ehi, Endou! Il nostro posto è qui!

    Endou non si voltò e continuò a fare quello che stava facendo.

    Kenshin si avvicinò e continuò a chiamarlo. Finalmente, Endou si voltò ed il samurai capì perché non gli rispondeva: quello non era Endou ma solo uno che gli somigliava e che si vestiva in modo simile.
    In quel momento una hostess arrivò alle spalle del samurai e lo esortò a sedersi, in quanto l'aereo stava per decollare.
    Kenshin si scusò ed obbedì, tornando al suo posto.
    Dopo le spiegazioni di rito da parte del Capitano, l'aereo decollò.



    OT//"Kenshin, ho perso l'aereo!"
    Scherzi a parte, Endou è rimasto in aeroporto perché ha deciso di non imbarcarsi senza Kenshin ma non ha visto che Kenshin si stava imbarcando seguendo un cosplayer di Endou. Un casino.
    Comunque, nel prossimo post, descrivi un po' il viaggio, l'arrivo e cosa decidi di fare: tenterai l'assalto in solitaria oppure andrai più sul sicuro cercando una delle due fazioni? Come e dove cerchi le informazioni sui tuoi bersagli? Puoi fare quello che ti pare, scrivimi cosa scegli tra le tre opzioni e ti darò ulteriori indicazioni.
    Se vuoi puoi scrivere anche cosa sta facendo Endou, vedi tu.
    Ah sì, il prezzo dello spostamento fisico nel GDR ti verrà detratto dall'eventuale ricompensa.
    Buon GDR!! //OT
     
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    La prima cosa che Kenshin fece non appena scese dalla macchina fu vomitare. E lo avrebbe fatto a lungo se Endou non lo avesse letteralmente trascinato di peso verso l'aeroporto.

    Endou: Sisi lo so Ken, soffri il mal d'auto. E di treno. E di aereo. E di qualsiasi cosa possegga delle ruote. Ma non possiamo perdere tempo a vomitare! Ci ammonisce il volo!

    Il samurai accennò una risposta, ma un ulteriore conato gli bloccò le parole in gola. Riuscì quantomeno a riprendersi mentre Endou lo lanciava verso il metal detector.

    Kenshin: Aspetti Endou, mi faccia almeno bere qualcosa prima del...volo....

    Il brivido che accompagnò l'uomo non passò inosservato ad Endou, che decise saggiamente di farlo riprendere. Così i due si presero qualche minuto per prendere fiato.
    Durante quella pausa, Endou si era girato a prendere da bere all'aeroporto, quando un ragazzino gli passò accanto scontrandosi e scusandosi subito dopo. Endou ci mise un secondo di troppo a pensare alla cosa più ovvia di tutte. Non aveva più il portafogli.
    Imprecando ad alta voce corse in direzione del bambino, riuscendo ad afferrarlo in tempo e a sbatterlo in terra.

    Endou: EH NO, NON SEGNI CON ME! Visto Ken, così s.....Ken?

    Sopra di lui un monitor segnava "Volo per Johannesburg: Partito"

    ///////////////////////////////////////////////////////

    Sul volo


    Kenshin era rimasto da solo, Endou per qualche oscuro motivo non era salito sul volo.

    Kenshin:*E adesso? Cosa faccio?*

    Nel dubbio si sedette al suo posto, ancora dubbioso.
    Pensò seriamente di tornare subito con un altro volo indietro, quando notò dei fogli sul suo sedile.
    Li afferrò e iniziò a leggere.

    CITAZIONE
    Ehilà, Samurai Jack. Sono JJ.
    Lo so che è brutto da dire, ma...non ti conviene buttarti laggiù con Endou. Ottima persona eh, ma ha la furtività di un rullo compressore in una cristalleria. Nel suo foglio ci sta scritto un posto dove nascondersi ed aspettarti a Johannesburg. Tranquillo, capirà.
    Intanto ti offro tutte le notizie che ho trovato sulla vicenda:
    La zona è un vecchio villaggio minerario abbandonato e immerso nel deserto. Non si hanno notizie di altri scambi ma è probabile, vista la privacy che offre il luogo. Nessuna delle due famiglie è originaria del Sudafrica, ma hanno preso cittadinanza in due zone diverse: i Data a Pretoria e i Virus a Westonaria. Non so dirti se l'Haitiano è un accendino ambulante come voi, anzi praticamente quel coso è un fantasma. Con un probabile esercito armato, visto che gli ospiti non invitati tendono a tornare in un sacco nero. Io ti consiglierei di unirti ad una delle due organizzazioni e di viaggiare con loro. In ogni caso dovrai prepararti a correre dopo aver preso l'arma. La zona è dotata di un clima tutto sommato decente, quindi se sei un accendino di quelli ancor più strani dovresti stare tranquillo.
    Se torni vivo, faremo affari. Se no, mi ritengo possessore dei diritti sulla tua spada.

    Kenshin trovò il messaggio esageratamente inquietante, specialmente l'ultima parte. Ma allo stesso tempo fonte di grandi informazioni.

    Kenshin: *Questo J...sembra essere misterioso quanto l'Haitiano, se non di più. Come fa Endou a conoscerlo? E come fa ad essere in possesso di tutte queste informazioni? Dopo che avrò trovato quest'arco, dovrò informarmi su di lui. In qualche modo.*

    Seduto, si preparò a dormire. Doveva farlo, era l'unico modo che aveva trovato per viaggiare in aereo. Oltre a combattere, ma non gli pareva il caso: a quanto pare se si concentrava enormemente sul combattimento, smetteva di considerare lo stare su un veicolo.

    ///////////////////////////////////

    Johannesburg, ore dopo.....

    Kenshin quasi esultò quando mise piede fuori dall'aeroporto. Il caldo sudafricano lo avvolse, ma non gli importava. Aveva di nuovo la spada con sé ed era a terra. Gli bastava quello.
    Si concesse qualche minuto per godersi la terraferma, prima di muoversi: aveva due cose da fare prima di mettersi di nuovo in viaggio.
    Prima di tutto utilizzò un internet cafè per inviare un messaggio ad Endou, sostenendo che era a posto e che avrebbe recuperato il suo desiderio da solo. Dopodiché si recò in un negozio di abbigliamento e acquistò dei vestiti totalmente nuovi. Kenshin sembrava in quel momento una persona totalmente diversa, indossando un completo da esplorazione con tanto di cappello e occhiali da sole.

    Kenshin: *Più che per il clima, mi serviranno per non farmi riconoscere. Userò anche la nebbia per evitare problemi.*

    Un piccolo velo indaco avvolse il viso di Kenshin, e i lineamenti passarono da orientali ad occidentali, i capelli si schiarirono. Difficilmente qualcuno avrebbe dato a Kenshin del giapponese.
    Una volta preparatosi, il samurai si fermò a pensare.

    Kenshin: *Non so nulla di nessuna di queste due organizzazioni, e i loro nomi non mi dicono nulla. Allo stesso tempo sono troppo lontane l'una dall'altra per poter tentare la comunicazione con entrambi, devo scegliere.*

    Rifletté un secondo, poi decise.
    Sarebbe andato dai Data. Non per un motivo, ma più per una sensazione di istinto. Non sapeva cosa aspettarsi, ma sarebbe stato pronto a tutto. Anche al dover fare un altro viaggio su un veicolo.

    OT/ Non penso, ma nel caso debba pagare dei soldi per i vestiti (che non hanno effetto in game ma solo in role) avvertimi che sistemo subito /OT
     
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    Il samurai decise di fidarsi del suo istinto: si sarebbe unito a questi Data per provare ad incontrare l'Haitiano.
    Secondo quello che J gli aveva detto, quindi, Kenshin avrebbe dovuto recarsi a Pretoria, la capitale amministrativa del Sudafrica.
    Dopo aver chiesto informazioni a diversi passanti, venne reindirizzato all'ufficio del turismo di Johannesburg: lì riuscì a sapere qualcosa di più sul luogo in cui si sarebbe dovuto recare e, soprattutto, come arrivarci.

    Pretoria dista circa 60 km da Johannesburg, quindi il samurai avrebbe potuto scegliere tra il prendere un autobus o un taxi.
    Anche andare a piedi o noleggiare una bici potrebbero essere delle alternative valide per evitare di dover salire su un altro mezzo possibilmente pilotato da qualche folle e per risparmiare un po', ma i tempi si sarebbero dilatati di molto e, forse, sarebbe stato meglio arrivare a Pretoria riposato.

    Tuttavia, una volta arrivato a destinazione, come avrebbe fatto a trovare questi misteriosi Data? Da dove cominciare con la ricerca?
    Forse il viaggio verso la città delle Jacaranda avrebbe portato consiglio.



    OT// E ricominciamo! Scusa il post corto ma devo un po' riprenderci la mano ed effettivamente non è che ci sia molto da dire. Nel prossimo post dovrai descrivere il tuo viaggio verso Pretoria (se vai coi mezzi ci metterai un'oretta, quindi arriverai più o meno a sera; se vai a piedi o in bici ci metti circa 10-12 ore quindi arriverai alle prime ore del mattino), descrivere un po' la città e cosa fa Kenshin per cercare informazioni sui Data. L'unico limite è che non scopri niente di niente su di loro, per il resto puoi anche far esplodere un palazzo (ma ne pagherai le relative conseguenze, ovviamente :smook: ).
    Questo sarà l'ultimo post "di transizione", ormai ci siamo.
    Buon GDR!! //OT
     
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    Il caldo circondava Kenshin, asfissiandolo.
    Il samurai cercava informazioni sui Data da tempo, ma non aveva trovato alcuna informazione. Sembrava che questi Data non fossero mai esistiti.

    Kenshin: *E se fosse un nome in codice? Qua nessuno sa nulla...*

    Il samurai decise quindi di raggiungere la base dei fantomatici Data. Ad un ufficio informazioni, scoprì che la città distava un'ora di auto circa o 12 ore a piedi.

    Kenshin*Per quanto preferirei non mettere più piede in quelle macchine infernali...non posso permettermi dodici ore di cammino nel deserto. Dovrò...prendere un veicolo.*

    Suo malgrado, comprò un biglietto per il bus e si mise in viaggio per Pretoria.

    Arrivò alle prime luci della sera, scendendo quasi a rotta di collo dal bus per vomitare nuovamente.

    Kenshin: *Un giorno capirò perché provo questa condizione...e se l'avessero "inserita" per non farmi viaggiare?*

    Rabbrividì al pensiero e si mise nuovamente alla ricerca di informazioni, dopo aver trovato alloggio in un piccolo hotel e aver consumato una frugale cena.

    Decise di cercare informazioni nella città basse , il primo posto dove sarebbe dovuto andare. Non gli fu difficile raggiungere la parte povera (e in massima parte popolata da persone di colore) e individuare un bar abbastanza malfamato da avere qualche informatore importante. Prima di avvicinarsi si fermò ad usare ulteriormente la nebbia.

    Kenshin: *Un giapponese in Sud Africa suona strano, dentro un bar nella zona povera di Pretoria anche peggio. Devo adattarmi.*

    Se il suo vestiario rimase inadatto, cambiò il suo corpo. La pelle si scurì, i lineamenti si abbassarono e i capelli si accorciarono. Il nuovo Kenshin era diventato una persona di colore, totalmente diverso dal samurai.
    Sicuro della sua nuova forma, Kenshin entrò dentro il bar, trovandolo quasi vuoto: solo tre persone e il barista, un uomo di colore abbastanza grosso e muscoloso.
    Con sicurezza, il samurai si avvicinò al bar e chiese da bere una birra, concessagli dal barista con uno sguardo violento.

    Kenshin: Vorrei anche un'informazione: conosce i Data?
    Barista: I chi? Senti, tornatene a New York a dire che hai conosciuto i tuoi antenati e levati dalle palle, ci siamo capiti?

    Kenshin guardò il barista negli occhi. Si aspettava quella risposta ed aveva già pronta una soluzione.

    Kenshin: E se le dicessi che mi manda J, cambierebbe qualcosa?

    Il barista guardò Kenshin negli occhi.
    Due minuti dopo il samurai venne lanciato fuori dal bar come un sacco di patate.

    Barista: TORNATENE A FARE LE SPY STORY IN AMERICA, RAZZA DI TURISTA IDIOTA!

    Kenshin si rialzò dolorante, osservando il bar.

    Kenshin: *La buona notizia è che mi ha preso per un turista americano, la cattiva è che non sapeva nulla. E sembra anche che J qua non sembra avere potere.*


    Con ben poche info e la notte ormai calata, decise di tornare al suo alloggio, pensando ad un nuovo piano.
     
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    El Psy Congroo

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    Purtroppo per lui Kenshin non aveva trovato alcuna informazione riguardo questi fantomatici Data ma quello che il samurai non sapeva è che quel gruppo era diventato parecchio influente da quelle parti nell'ultimo periodo riuscendo ad organizzare una fitta rete di informatori che fecero trapelare la notizia di un misterioso turista americano sulle loro tracce di voce in voce raggiungendo infine le orecchie giuste. Ancora sovrappensiero ragionando su come rintracciare i Data il samurai "in borghese" superò uno strano figuro anch'egli palesemente fuori luogo in quel contesto Sud Africano. L'uomo aveva una decina di anni in meno rispetto al samurai eppure dimostrava di essere più giovane solo per un paio di primavere, rimanendo in silenzio osservava un fidget spinner di colore violaceo roteargli fra la punta dell'indice e del medio. Kenshin non fece caso quasi per niente a quella figura così assorta in quel malsano giochino ormai fuori moda ma dopo averlo superato ed aver percorso un'altra decina di metri ecco che il misterioso figuro cercò di attirare la sua attenzione

    ?: Ehi scusa

    Disse rivolgendosi palesemente a Kenshin dato che per strada non vi era nessun altro

    ?: Sei un turista anche tu vero? Io vengo dalla Germania, mi chiamo Klaus... hai mai visto uno di questi?

    Mentre poneva velocemente le sue domande senza neanche attendere le risposte di Kenshin l'uomo mostrò al samurai il suo giochino mentre vorticava velocemente sulla punta del dito

    Klaus: Per un periodo sono andati molto di moda, è un peccato che il mondo li abbia dimenticati. Però forse è meglio così, certe cose è meglio dimenticarle proprio come questo malsano giochino

    L'uomo fece una lunga pausa, sembrava essere molto strano oltre che leggermente inquietante. Durante quel momento di silenzio però una strana sensazione serpeggiò lungo la colonna vertebrale del samurai, inspiegabilmente sentiva di essere più pesante del solito come se fosse eccessivamente stanco. A prima vista questa sensazione sarebbe stata ignorata da chiunque ma un rumore molto strano, simile allo scricchiolio di una struttura metallica, iniziò a provenire da uno dei lampioni che illuminavano la strada percorsa dal samurai. Se Kenshin non l'avesse ancora capito sarebbero state le parole di Klaus a fugare ogni dubbio: si trovava sotto attacco.

    CITAZIONE
    Kenshin ottiene un malus del 9% ad Agilità, durante le tue Fasi Di Movimento potrai spostarti di un settore in meno.

    Klaus: Ho saputo che stai cercando i Data, è così? Se era noi che stavi cercando ti informo che ti abbiamo trovato. Adesso però mi dirai tutto quello che sai su di noi, prima di morire ovviamente!

    Con uno slancio della mano l'uomo lanciò il fidget spinner contro Kenshin, durante il volo l'oggetto venne avvolto da una fiamma di colore marroncino mai vista da Kenshin. Se lo spinner avesse anche solo sfiorato il corpo del samurai quest'ultimo avrebbe immediatamente percepito una sensazione di pesantezza ben superiore rispetto a quella momentaneamente provata. Come avrebbe reagito il samurai? Avrebbe provato a comunicare con questo misterioso individuo oppure avrebbe risposto all'aggressione che gli era stata lanciata contro?

    CITAZIONE
    Kenshin subisce un attacco [Attacco Finale: 62.5] [Velocità Finale:120.5]

    CITAZIONE

    cristo-rarit


    Il settore Viola è Kenshin.
    Il settore Verde è Klaus.
    I settori blu sono edifici.
    I settori gialli sono dei lampioni.
    Tutti i settori bianchi sono Terreni Terra Semplice.
    Tutti i settori lilla sono Terreni Terra Semplice influenzati dal Terreno Buio.
    Tutti i Terreni Cielo di questa mappa (esclusi quelli occupati dai lampioni ed i settori adiacenti ad essi) sono Terreni Buio.
    Non ti è permesso attraversare settori occupati da un edificio.
    Ti è permesso attraversare i settori occupati da un lampione esclusivamente muovendoti in un Terreno Cielo.

    OT/Ciao Cristo, come sai adesso sarò io il tuo master. Benvenuto nel primo scontro della quest.
    Non ho molto da dirti... se hai dei dubbi sul post sai come contattarmi, per il resto gioca pure come meglio credi!/OT
     
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    Effetti attivi
    Fiamma Vitale


    Kenshin non stava trovando nulla, e la cosa iniziava a innervosirlo. Anche e soprattutto perché era passato troppo tempo da qualsiasi suo contatto con Endou o J. Era uno straniero da solo in una terra straniera, una cosa che più andando avanti meno aveva imparato ad apprezzare.
    E proprio mentre passava camminando lungo una strada notturna, un turista occidentale gli rivolse la parola, chiedendogli se conoscesse dei piccoli oggetti triangolari.
    La prima impressione di Kenshin fu abbastanza infastidito, poi la sua ormai paranoia lo fece pensare.

    Kenshin: *Qualcosa non mi torna. Non ha senso che chieda info su degli...shuriken giocattolo? Specialmente se attualmente appaio come statunitense. Quindi vuol dire che è una trappola!

    Mentre pensava quello, si sentì improvvisamente appesantito. Come se gli avessero inserito dei pesi nelle caviglie. Non sapeva cosa fosse stato, ma ipotizzava di conoscere il colpevole.
    Stava per chiedere all'occidentale, di nome Klaus, quale tipo di Progetto fosse, ma quest'ultimo lo anticipò sostenendo di essere un membro dei Data, prima di colpirlo lanciando lo stesso shuriken che teneva in mano.
    Con somma sorpresa, Kenshin fu estremamente rincuorato per due motivi: non stava affrontando un Progetto e stava venendo attaccato da un effettivo giocattolo.

    Fase difensiva
    Kenshin si difende senza usare tecniche
    DEF40(COS)+10(Fiamma Vitale)+(90(FOR)+10(Fiamma vitale)/2+2(RESISTENZA)=102
    FV=60-0(0.5-2(CONCENTRAZIONE)=60
    Difesa>1.5 attacco
    L'arma di Klaus subisce Usura 1


    Senza particolari problemi, il samurai afferrò con due dita lo strano shuriken, tenendolo con cura in mano. Lo osservò per mezzo secondo, notando che era effettivamente un semplice oggetto, prima di passarlo verso Klaus. Nell'afferrarlo aveva leggermente storto una delle estremità, più per errore che per altro.

    Kenshin: Si calmi, non sono un nemico.

    Trovava poco sensato combattere in quel momento. Non conosceva il suo avversario e voleva in un certo senso allearsi con loro, quindi andare aggressivo aveva poco senso. Inoltre sentiva ancora quella sensazione di pesantezza che lo preoccupava. In quel momento notò anche che il lampione vicino a lui scricchiolava.

    <investigatore>
    I libri di Sherlock Holmes che avete sicuramente letto da bambini hanno lasciato dentro di voi un forte segno, così indelebile e calcato che vi hanno donato un intuito fuori dal comune e delle capacità deduttive non indifferenti. I misteri vi attirano e risolverli è il vostro pane quotidiano


    Kenshin: *Che questo effetto provenga dal lampione?*

    Mentre pensava, iniziò a parlare e a camminare, cercando di convincere il suo interlocutore.

    FASE DI SPOSTAMENTO
    Spostamento Complesso: 1+4+2(AG=100)-1=6
    Kenshin si sposta da K16 a E15


    <psicologo>
    A quanto pare le maratone di Lie to Me e The Mentalist hanno dato i loro frutti sviluppando le vostre menti rendendovi sensibili agli inganni, sarete dunque in grado di intuire le emozioni di chi vi sta parlando dai movimenti impercettibili del corpo e dalle parole che usa


    Kenshin: Il mio nome è K. Sono un viaggiatore che ha scoperto di voi Data tramite, diciamo, nemici comuni, e delle vostre capacità, per questo ho deciso di contattarvi. I miei contatti hanno parlato anche di un vostro possibile acquisto proprio a svantaggio dei nostri comuni nemici. Purtroppo non ho trovato informazioni su come trovarvi, tranne la città dove vivete. Quindi ho deciso di recarmi qua e di attirare in qualche modo la vostra attenzione. Potremmo ottenere entrambi vantaggi da questo scambio, cosa ne pensa?

    Fase di Affaticamento
    Contatore parate: 1
    Ho parato COS-1
     
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    Klaus osservò quasi sbalordito le capacità dimostrare dal suo avversario, aveva afferrato il suo attacco come se niente fosse e tranquillamente continuava a spostarsi all'interno dell'area di influenza del suo potere, questo misterioso K non era certo qualcuno da sottovalutare ed il Data lo notò immediatamente. Stando a come parlava sembrava essere interessato ad una alleanza ma risultava essere troppo sospetto ai suoi occhi, parlava di nemici e capacità comuni ma il combattente continuava a non capire

    Klaus: Tsk.. pensi che dovrei crederti?

    Esordì prima di guardare storto il fidget spinner lasciato al suolo, improvvisamente quell'oggetto iniziò a sollevarsi da terra come se fose stato attratto da qualcosa, Klaus ne brandì dunque un secondo sulla mano sinistra e senza indugiare riprovò l'attacco senza trattenersi

    CITAZIONE
    Kenshin subisce un attacco [Attacco Finale: 69] [Velocità Finale:118.5]

    I due fidget spinner si muovevano quasi in autonomia fluttuando nell'aria, presero immediatamente la direzione di Kenshin puntandogli addosso ricoprendosi ancora della misteriosa fiamma nemica. Intanto però la sensazione di pesantezza provata dal samurai non passava, anzi, sembrava peggiorare di istante in istante.

    CITAZIONE
    Il malus ad Agilità aumenta al 12%

    Il suo avversario non sembrava volergli credere, forse avrebbe dovuto dargli un motivo per fidarsi? Una prova di coraggio magari, o di forza. Le risposte ad ogni eventuale domanda sarebbero arrivate da li a poco accompagnate dai due bizzarri shuriken incendiati
     
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    FASE DI RECUPERO
    FV=60+0=60


    Per sua sfortuna l'occidentale non sembrava ascoltarlo e per tutta risposta usò nuovamente la sua arma.
    Inoltre si sentiva ancora più stanco, come se i suoi vestiti fossero ancora più pesanti.

    <psicologo>
    A quanto pare le maratone di Lie to Me e The Mentalist hanno dato i loro frutti sviluppando le vostre menti rendendovi sensibili agli inganni, sarete dunque in grado di intuire le emozioni di chi vi sta parlando dai movimenti impercettibili del corpo e dalle parole che usa

    <storico>
    Conoscere il mondo, le sue teorie, le sue leggende e tutto ciò che ci circonda. Ecco cosa vi appassiona: il sapere, ma non il sapere il generale, quanto la capacità di poter sapere. Uno storico riconosce facilmente antichi templi o famosi membri di famiglie, antiche armi e linguaggi sconosciuti. Essere uno storico vi permette di conoscere anche i popoli indigeni che abitano il mondo.


    *Kenshin*: *Questa sensazione di stanchezza è sempre più noiosa, devo trovare il modo di liberarmi. Allo stesso tempo...il suo viso ha mostrato preoccupazione. Forse i suoi attacchi non sono abbastanza efficaci e lo sa? Devo continuare ad essere aggressivo.

    Allo stesso tempo si doveva difendere dall'attacco.

    Kenshin si difende usando Tecnica di Difesa 1.1 [+7 Difesa] {-5 Fiamma Volt}
    DEF 39(COS)+10(Fiamma Vitale)+(90(FOR)+10(Fiamma vitale)/2+2(RESISTENZA)+7(tecnica)=108
    FV=60-0(5-2(CONCENTRAZIONE)-25% (FIAMMA VITALE))=60-2.25=57.75
    Difesa>1.5 attacco
    L'arma di Klaus subisce Usura II


    Con estrema semplicità, il samurai afferrò al volo uno dei due shuriken e lo usò per deviare il secondo. I due shuriken si scontrarono tra di loro, danneggiandosi.
    Kenshin guardò nuovamente il suo avversario, spostandosi nuovamente.

    *Kenshin* *Non capisco. Che sia un effetto legato alla persona? Devo riuscire a capire il suo potere. E forse anche essere più aggressivo.*

    Decise di creare un clone di ghiaccio. Con rapidità combinò il Ghiacciaio alla Nebbia per far sì che il clone apparisse come una terza figura diversa dai due e che sembrasse scendere dall'alto, invece che creata dal nulla.

    Kenshin crea un clone di Ghiaccio nel settore F14
    FV=57.75-(1-25%)=57.75-0.75=57


    Dopo aver eseguito con rapidità il tutto, camminò indietro continuando a parlare ed ad osservare il suo nemico. Il clone, apparso nuovamente come una sorta di sosia di Aeon, si limitò ad osservare l'occidentale con sguardo attento.

    Kenshin esegue uno spostamento complesso da E15 a B10


    Kenshin: Calmo, non vede che non ha senso combattere? Lui è E, un mio alleato speciale. Perché dobbiamo sprecare energie nel combattere, quando potremmo allearci? Abbiamo interessi combacianti e nessun vero attrito. Non ha senso continuare questo inutile spreco di risorse. Non lo trova sensato, Klaus? Per caso i principi si sono uniti per formare l'impero tedesco sotto Bismark oppure si sono continuati ad uccidere a vicenda? Segua i suoi antenati.

    Contatore parate: 2
    Cos: -2
     
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    Osservando il nuovo alleato di Kenshin discendere quasi dal cielo come se niente fosse, il povero Klaus non poté che rabbrividire un attimo facendo un leggero passo indietro. Un nodo gli si legò alla gola e per un attimo sentì il desiderio di fuggire, sapeva però che era stato condotto in quel luogo perché aveva un'importante missione da svolgere e non poteva certo tirarsi indietro. La sua determinazione era al massimo.

    Klaus: tsk, tu ed il tuo amico pensate di spaventarmi?

    Bluffò palesemente l'uomo mentre le sue due patetiche armi si stavano lentamente rialzando dal suolo per tornare fra le sue mani

    Klaus: credi di star parlando con un novellino alle prime armi forse?

    Sebbene cercasse in tutti i modi di non darlo a vedere, Klaus era di fatto alla prima missione di spessore e fino ad ora aveva sempre eseguito compiti di seconda categoria come il fattorino. I pugni dell'uomo tremavano mentre stringevano i fidget spinner mentre la consapevolezza di non poter fare brutta figura gli attanagliò il cervello spingendolo verso un gesto avventato. L'uomo sarebbe scattato in avanti lanciando prima di se due delle sue armi per poi brandirne altre due quanto più velocemente possibile, avrebbe usato le armi di riserva per scagliare un colpo a quattro fidget contro il nuovo arrivato; o almeno lo avrebbe fatto se ne avesse avuto il coraggio. Mentre la misteriosa pressione che rallentava Kenshin iniziava a scomparire sempre di più Klaus rimaneva come impietrito a fissare il vuoto, rimase in quella posizione per quasi tre secondi fino a quando una voce femminile alle spalle di Kenshin non ruppe il silenzio.

    ???: Vuoi dunque incontrare il nostro capo?

    Se si fosse voltato Kenshin avrebbe potuto notare una figura femminile verosimilmente sua coetanea apparire dall'altra parte della strada, Klaus avrebbe scosso la testa riconoscendo i lunghi capelli biondi della donna che le scendevano fino al bacino e si sarebbe dipinto un'espressione dispiaciuta sul volto da li a poco

    ???: Allen è un tipo bizzarro, mi ha mandata qui in tutta fretta per recuperare Klaus...

    Quando sentì pronunciare il suo nome Klaus quasi alzò la mano bloccandola a metà, l'uomo era leggermente sotto choc a causa dell'imbarazzo. La donna non si interruppe neanche invitando Kenshin ad incontrare il capo dei Data

    ???: ... e per invitare te. Se sei interessato a conoscere il leader dei Data fatti trovare fra quattro ore al monumento ai Voortrekker, è qui in città. Allen non mancherà.

    Detto ciò la donna scosse il capo e Klaus camminò lentamente a pochi passi dal clone di ghiaccio e Kenshin stesso senza neanche provare ad aggredirli, lui e la donna sarebbero andati via da li a poco sparendo nella notte...

    OT/Se vuoi dire qualcosa alle due figure che stanno per andarsene scrivimi tutto in privato così che ti possa rispondere, altrimenti riassumi come ti prepari per le prossime quattro ore e come raggiungi il luogo.
    Per ogni dubbio o perplessità sai dove trovarmi!/OT
     
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    Fase recupero
    Recupero 1 punto di COS
    FV=57.25+1/16(60)+5=60 (FV MAX)


    Finalmente le azioni di Kenshin riuscirono, e una figura interruppe Klaus. Una figura di donna dai capelli biondi
    La donna propose a Kenshin un patto: ritrovarsi al monumento della città per incontrarsi col loro capo, tale Allen. Kenshin si limitò ad annuire alla frase della donna, senza parlare.
    Attese qualche secondo, notando i due andarsene, poi rilasciò il clone. E tirò un sospiro di sollievo.

    Kenshin: *Menomale sono riuscito a convincerlo. Non avevo intenzione di inimicarmi il gruppo sconfiggendo uno dei loro membri. Ora però devo muovermi.*

    Notò con ottimismo che, una volta allontanato Klaus, la sensazione di pressione era sparita. Voleva dire che era stata causata da una fiamma.

    Kenshin: *Chissà che fiamma era...*

    Si incamminò rapidamente verso la piazza, notando la zona: era un edificio circondato da una cinta muraria, totalmente isolato da tutto. Decise comunque di ispezionare la zona intorno alla piazza, non trovando nulla.
    Avrebbe voluto entrare all'interno, ma evitò. Sarebbe stato troppo rischioso.
    Decise invece di creare un clone di ghiaccio e di nasconderlo nella boscaglia. La Nebbia avrebbe mostrato il clone come un semplice albero di piccole dimensioni.
    Ancora nel suo aspetto illusorio, osservò che mancavano ancora due ore all'incontro e si trovò un posto riparato, dove attendere l'arrivo.
     
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    Kenshin rimase appostato aspettando i misteriosi Data, dal punto in cui si trovava poteva osservare l'intera area dell'incontro e mai si sarebbe aspettato di udire una voce provenire proprio dalle sue spalle

    ???: Così sei tu il fantomatico K

    Se avesse provato a guardarsi intorno Kenshin non avrebbe avuto la possibilità di vedere nessuno, il suo istinto gli suggeriva che non si trattava di una illusione eppure sembrava che in quella boscaglia qualcuno lo stesse osservando

    ???: Buone capacità di preparazione e mimetizzazione, non sembri un tipo alle prime armi. Noto che hai pure utilizzato la Fiamma del Ghiacciaio... interessante

    Dalla corteccia di un albero li vicino ecco che iniziò a sbucare fuori qualcosa, inizialmente Kenshin non capì di cosa si trattasse ma ben presto riuscì ad identificare una mano. Lentamente da quell'albero ecco che un ragazzo fece la sua apparizione, sembrava essere sbucato fuori dalla corteccia stessa come se potesse scivolargli all'interno con disinvoltura. Un uomo abbastanza alto e dai capelli color carota si palesò alla vista del samurai in incognito, indossava dei pantaloni verde militare abbinati allo smanicato dello stesso colore che copriva le sue spalle altrimenti nude e possedeva due orecchini per ogni lobo. Lo smanicato aperto sul ventre permetteva inoltre la vista di una grossa cicatrice che dalle costole scendeva giù verso l'ombelico.

    Allen Hitsugaya: Io sono Allen Hitsugaya, piacere di conoscerti K. Klaus ed Emma mi hanno raccontato di te, dici di avere degli obiettivi comuni con noi Data. Dunque ti ascolto, parla pure...

    L'uomo si appoggiò allo stesso albero da cui era sbucato fuori misteriosamente incrociando le braccia, sembrava essere disarmato e non aggressivo forse perché confidava nelle proprie capacità o magari perché non era venuto per combattere. Ottenendo la possibilità di parlare, Kenshin avrebbe dovuto giocare bene le sue carte trovandosi davanti a colui che presumibilmente era a capo dei Data...
     
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    Recupero
    Kenshin recupera tutti i punti di costituzione


    Tra tutte le possibili opzioni, non si sarebbe aspettato che il suo interlocutore fosse apparso da un albero. Né che riconoscesse la fiamma del Ghiaccio.
    Kenshin sorrise: era qualcuno di totalmente diverso dal suo avversario precedente, era qualcuno che sapeva quello che faceva.

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    Kenshin: *Non ha senso combattere ora contro di lui. Devo portarmelo alleato, devo misurare bene le parole.

    Ancora immerso nel travestimento, sorrise e fece un cenno ad Allen.

    Kenshin: Piacere Allen. Vedo che anche lei ha mostrato ottime capacità con la sua fiamma Simon.

    Non conosceva come avesse fatto a nascondersi in un albero, ma sapeva che non era un'illusione. Allo stesso tempo conosceva la fiamma del Ghiacciaio. Kenshin ne ipotizzò il sangue Simon.

    Kenshin: Klaus le ha riferito bene, siamo entrambi mossi da un obiettivo comune. O meglio, da un nemico comune. Vede, rappresento un gruppo che ha interessi a Westonaria, interessi che i Virus hanno cercato di disturbare. Così il nostro gruppo ha deciso di danneggiarli. Quando abbiamo scoperto dei vostri rapporti con i Virus e soprattutto dell'affare in comune con l'Haitiano, è stata presa la decisione di far pendere la bilancia a vostro favore, per ovvi motivi. Non abbiamo ragioni per toccare Pretoria, il mio gruppo vuole solo indebolire i Virus. E chissà, magari stringere un'alleanza. Cosa ne pensa?
     
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    Allen notò la sicurezza con cui Kenshin si comportò, nonostante la sua entrata in scena era rimasto impassibile senza scomporsi un attimo. Alla vista di questa reazione l'uomo sorrise aumentando la considerazione per il suo interlocutore. Stando a quello che diceva, il fantomatico K faceva parte di un gruppo avversario dei Virus. Allen ascoltò attentamente quello che Kenshin aveva da dire e senza pensarci troppo si affrettò a rispondere mentre l'idea di una alleanza iniziava a ronzargli in testa...

    Allen Hitsugaya: Così volete debilitare i Virus... interessante

    Disse con un picco di voce per poi assumere un'espressione pensierosa

    Allen Hitsugaya: I Data ed i Virus sono nel mezzo di una vera e propria guerra, ed ora quei maledetti hanno scovato la posizione di un'antica arma. Se dovessero utilizzarla contro di noi sicuramente perderemmo molto terreno, per questo stiamo competendo nell'asta.

    Allen dunque si allungò verso Kenshin ponendogli la mano destra

    Allen Hitsugaya: Se ci aiuterete ad impadronirci di quell'oggetto tu ed il tuo gruppo sarete i benvenuti

    Il patto dunque era stato stabilito, Allen era un tipo che raramente si faceva domande e mettendo in chiaro i suoi termini era ben disposto ad una collaborazione. Ma cosa ne avrebbe pensato Kenshin?
     
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