[Familiare] Ghost

Chris Walker

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    Chris Walker  #F05000 <b>[color=#F05000]Parlato[/color]</b> <i>[color=#F05000]Pensato[/color]</i> <i>Narrato</i>

    >Fase di Recupero
    Fiamma Volt: 58+3+5=60


    Chris tirò un sospiro di sollievo quando tutto il gruppo se ne andò seguendo i suoi suggerimenti: non aveva voglia di combattere a lungo, soprattutto quando già sapeva di avere in pugno la vittoria. O comunque a meno di assi nella manica degli avversari.
    Il vecchietto inoltre sembrava stare bene e confermò di essere l'Agnis che stava cercando, dandogli il localizzatore che gli sarebbe servito nel prossimo passaggio della sua missione. Prima che potesse andarsene, però, lo fermò chiedendogli con un certo tono che non prometteva nulla di buono di aiutarlo a rimettere a posto tutto il casino che i malviventi avevano combinato.

    Chris ci pensò un po' su.

    Guardò Agnis, poi il garage. Poi fece anche gli occhioni dolci -che non risultarono molto dolci dato l'aspetto del ragazzo che ancora inconsapevolmente si trovava in Afro Channel Sheep Channel-.

    Poi fece un profondo sospiro.

    Vaaaa beeene.

    Poi lo sguardo scivolò sulle armi ancora a terra.


    Agnis - No, quelle non puoi prenderle ragazzo.

    Ma-

    Agnis - No, nemmeno per rivenderle al mercato nero facendo finta che le abbiano rubate.

    Uuuuufffaaaaaaaaaaa...

    Nonostante fosse visibilmente seccato, un po' come un bambino che è costretto a fare i compiti invece di andare a giocare fuori, la sua indole ben disposta verso il prossimo gli imponeva di aiutare Agnis a rimettere tutto a posto. Così cominciò ad alzare pesi al posto del vecchio, che probabilmente aveva ancora la schiena malridotta a causa dell'aggressione di poco prima. Del resto, solo lui aveva il localizzatore, nessun'altro poteva raggiungere il Ghost; cosa poteva andare storto? Mentre sistemava gli scatoloni nel garage, gli venne in mente una domanda intelligente da porre all'uomo. Ah, e altrettanto intelligente fu disattivare il Channel dopo essersi accorto che la sua nuova capigliatura afro non lo faceva passare dalla porta.


    Senti nonnetto, ma chi erano quei buffoni di prima? Cioè voglio dire, non mi sembravano nè molto organizzati nè tantomeno motivati, eppure sapevano che qui avrebbero trovato delle informazioni per raggiungere il Ghost. Per caso si sono lasciati sfuggire qualcosa prima che arrivassi io?


    //Eventualmente, una volta terminato il lavoro Chris si dirige verso la chiesa se non succede niente di strano//
     
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    Mentre Chris aiutava l'anziano aggancio dei Millefiore cercò di sfruttare a suo vantaggio la situazione per ottenere nuove informazioni riguardo al gruppo che lo aveva preceduto presso di lui. Accasciando l'ennesimo scatolone pieno di cianfrusaglie al suolo Agnis si voltò e fece quasi una faccia scocciata

    Agnis- Sono uomini dei Millefiore

    Disse con un tono di voce quasi menefreghista, come se per quella famiglia fossero normali le faide interne

    Agnis- Capita spesso che alcuni membri talentuosi si lascino prendere la mano durante le missioni, vengono mandati a recuperare qualcosa e subito pensano di potersene appropriare per chissà quale scopo. Credono di poter svoltare, di cambiare vita, magari di diventare uomini potenti ed influenti...

    Tornando verso l'ennesimo peso l'anziano dovette abbassarsi per sollevare quello che ormai era l'ultima scatola rimasta li in giro e nel farlo mostrò quasi un volto dolorante, probabilmente alla sua età era difficile mandare avanti quella strana baracca (qualsiasi cosa facesse dentro quel garage..)

    Agnis- Molto probabilmente i Black Spell mandati alla ricerca del Ghost hanno pensato bene di rivoltarsi contro il loro superiore. Sai com'è no? I Black odiano i White e viceversa, mandane tre in missione ed una delle due fazioni sarà matematicamente in vantaggio. Il tipo che hai incontrato prima credo venisse dalla squadra dei Tulipano... beh, non importa

    Disse prima di fare spallucce e tirare giù la saracinesca oltre la quale erano state stipate tutte le scatole

    Agnis- Chiunque fosse era solo un Agente: personalità di basso valore. I Millefiore hanno parecchi problemi interni ma disponendo di molto personale ed in continua assunzione non ci pensiamo troppo.

    Agnis si voltò dunque verso Chris sforzandosi di fargli un sorriso per quanto gli fosse possibile ed aggiunse un ultimo commento

    Agnis- Ricorda recluta: i Millefiore supportano i nuovi arrivati ed i membri storici, quello che c'è in mezzo fra una e l'altra posizione devi guadagnartelo

    Lasciando il giovane con questa pedante lezioncina da uomo vissuto l'anziano Millefiore poggiò l'occhio sull'orologio posizionato sul suo polso ricordando a Chris quanto il tempo stesse scorrendo velocemente, il giovane aveva una missione da compiere e decise dunque di partire a razzo verso la sua prossima destinazione: Shelter Island. Il viaggio, che Chris fu costretto a fare a piedi non avendo un mezzo di trasporto né altri metodi per spostarsi rapidamente, non fu certo breve e quando finalmente giunse al termine nel cielo il sole era ormai prossimo a calare oltre l'orizzonte lasciandolo di un colore arancione molto intenso quasi come se stesse bruciando. Il localizzatore avrebbe condotto Chris verso una struttura fatiscente: una vecchia chiesa abbandonata ed ormai quasi del tutto distrutta dal tempo e dai vandali del quartiere ma ciò che risaltava più all'occhio in quel luogo erano due uomini che si davano battaglia a qualche metro dal suolo indossando delle divise Millefiore di colore diverso.
    Il primo apparteneva alla squadra dei White Spell e possedeva un fisico ben allenato e biondi capelli quasi del tutto rasati, brandiva una nagamaki la cui lunga lama era totalmente avvolta dalle fiamme del sole che, emesse anche dalla suola delle scarpe, lo aiutavano a mantenersi a mezz'aria durante il combattimento; il suo avversario invece possedeva un fisico opposto essendo molto robusto (quasi sferico) e tozzo ma nonostante la sua corporatura scarsamente adatta allo scontro la divisa dei Black Spell che indossava era avvolta da fiamme violacee rilasciate da una strana corazza di un materiale simil metallico che rivestiva il suo corpo come un'antica armatura in piastre. Il White Spell tentò prima un fendente rapidissimo che Chris non riuscì a seguire con lo sguardo venendo però rimbalzato indietro dalla stazza del Black Spell. Ancora una volta Chris era arrivato qualche minuto in ritardo ma forse questa volta la situazione poteva essere portata a suo vantaggio: i due combattenti non si erano accorti della presenza del giovane che avrebbe potuto sgattaiolare all'interno dell'edificio abbandonato alla ricerca della misteriosa valigetta...

    OT/Adesso sta a te decidere come comportarti: se vuoi lanciarti nella mischia fai pure, volendo puoi anche attaccare uno dei due (o entrambi, con la giusta Tecnica Di Stile) i personaggi descritti (per adesso faremo a meno della mappa). Se vuoi agire stealth ed entrare nella chiesa contattami così ti darò le giuste direttive.

    Per il resto sai dove trovarmi se hai dubbi o qualche perplessità, buon gdr!/OT
     
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    Gatto - Parlato

    >Fase di Recupero
    Tutto al massimo


    Chris rimase abbastanza stupito dalla risposta del vecchio: sapere che era stato aggredito -e aveva appena picchiato- da altri membri della famiglia Millefiore gli sembrava così strano da risultare irreale. Per il ragazzo, l'idea di tradire ciò in cui credeva, in questo caso la Famiglia, per ottenere vantaggi personali era così lontana da non essere nemmeno arrivato a concepirla: Chris aveva sempre seguito il suo cuore pur prendendosene tutte le responsabilità, anche quando ciò lo aveva condotto in situazioni pericolose o senza via d'uscita, senza mezzi termini ma soprattutto senza alcun rimorso. Ed era fiero così.
    Il discorso sulla divisione dei Millefiore in White Spell e Black Spell non gli sembrò nuovo, ma solo dopo qualche momento si ricordò di averlo sentito quando si era infilato per sbaglio nel corso di addestramento della Famiglia: avevano detto qualcosa riguardo al fatto che ci fossero delle divisioni interne, poi c'erano i vari gradi e le promozioni di cui tenere conto... bah, roba priva di senso: per una mente semplice come quella di Chris, l'unica distinzione che contava era la propria forza.

    Una volta finito di sistemare tutte le armi e le varie scatole al proprio posto, Agnis invitò il ragazzo ad andare: il tempo era prezioso in una missione del genere, e quindi Chris si congedò dal vecchietto con un saluto.

    Arrivederci nonnetto, sentirai parlare presto di Chris Walker!

    Fu quando era quasi arrivato a Shelter Island che si accorse di un piccolo, quasi insignificante dettaglio: dov'era finito il gatto? Un solo giorno era trascorso da quando Fon gli aveva lasciato la Fratellanza e lo spirito guida in eredità, quindi non aveva ancora fatto in tempo ad abituarsi abbastanza alla sua presenza da notare istantaneamente la sua assenza. In mezzo alla strada, cominciò a guardarsi intorno in modo frenetico alla ricerca del suo compagno, ma quasi subito una voce lo interruppe: proveniva dalla sua spalla destra.


    Sono qui, non preoccuparti. Finchè indossi la Fratellanza, non posso andarmene nemmeno se volessi. E se te lo stai chiedendo sì, riesco a leggere anche quello che pensi.


    E allora perchè ogni tanto scompari nel nulla? Aspetta, in che senso legger-


    Perchè mi annoio. All'inizio pensavo che il combattimento di prima sarebbe stato eccitante, ma non è stato niente di che.

    Il gatto sbadiglió vistosamente, poi indicò la chiesa abbandonata che era già in vista.
    E nemmeno quei due mi interessano molto... credo che me ne tornerò a dormire, svegliami se succede qualcosa di interessante.

    E sparì nel nulla, adesso invisibile anche agli occhi di Chris che rimase di stucco per come era stato trattato da quello che in fondo era una parte di sé stesso. Maledicendolo tra sé e sé senza davvero capire le sue reali motivazioni, il ragazzo si voltò verso la chiesa per capire chi fossero i due a cui si riferiva il felino, notando effettivamente in lontananza due persone l'una di fronte all'altra.
    Avvicinandosi con cautela, si accorse che i due uomini stavano combattendo: la notevole agilità del primo, vestito di bianco, si scontrava contro la grande resistenza del secondo, invece in nero. Non lo avevano visto.
    Rimanendo a distanza di sicurezza, Chris osservò momentaneamente lo scambio di colpi, decidendo ben presto che non valeva la pena intervenire. O meglio, non subito.


    Altri White Spell e Black Spell che si combattono... questa storia deve finire. Vorrei mettermi in mezzo e dare due nocchini in testa a entrambi, ma il tizio Guardiano mi ha detto che la mia è una missione segreta. Già prima quei tre si sono presentati da Agnis, ora questi sono qui alla chiesa... meno male che dovevo essere solo io a conoscenza dell'esistenza di questo localizzatore.

    Cercando di essere il più stealth possibile, Chris cercò di aggirarli per entrare nell'edificio senza essere individuato. Prima di farlo, però, una cosa importantissima:
    Crrrr- Crrrr- Mi ricevi? Qui Chris 1, sto entrando, richiedo supporto.

    Dopo aver fatto il demente con i walkie talkie, il Channel si infilò all'interno. Non c'era nessuno, solo i segni del degrado: graffiti e scritte varie vandalizzavano i mattoni che componevano i muri e le colonbe delle navate, e per terra c'erano parecchi detriti e resti di oggetti vari sparsi in giro.
    Dalla prima stanza si accedeva alla navata centrale, che in fondo presentava un vecchio mosaico logoro con qualche cosa di religioso che Chris non riuscì a individuare dato che possedeva solo la Conoscenza di Pilota e non quella di Chierichetto. Ai lati c'erano delle porte che conducevano probabilmente in stanze laterali, che un tempo erano usate ma che ora erano sicuramente abbandonate.
    Non sapendo dove andare, il ragazzo diede un'occhiata al localizzatore: puntava vagamente verso sinistra, però.... tendendo l'orecchio, dei rumori sembravano provenire da una particolare stanza di destra, la seconda. Dando un'occhiata rapida alla prima, notó che c'era ancora più casino del solito, con tanto di una scrivania rovesciata e fogli sparsi ovunque.

    Devono essere altre persone venute a cercare il meccanismo mentre quei due combattono lì fuori. Considerando che ho io il localizzatore e loro stanno cercando dalla parte sbagliata, non hanno idea di dove sia. Ho un vantaggio di un po' di tempo per trovarlo e andarmene, ma se non riuscissi a farcela lo consegnerei direttamente nelle loro mani... uhmmm...

    Guardandosi intorno, Chris all'improvviso ebbe una delle sue illuminazioni e si fiondó in una delle stanze di sinistra, quella con le vecchie librerie e cianfrusaglie varie (le altre erano vuote a parte i detriti) chiudendo accuratamente la porta dietro di sé. Ricordando le parole di Luciano, avrebbe dovuto spostare qualche mattone del muro per trovare la valigetta, e si sarebbe aiutato con il localizzatore per quanto possibile per capire quali mattoni spostare. Ma visto che ci sarebbe voluto del tempo, e gli intrusi potevano piombare lì da un momento all'altro, avrebbe dovuto mettere in atto il suo piano di riserva: afferrando un lenzuolo logoro da terra dal colore tendente al bianco, ci si avvolse all'interno e cominciò a tastare il muro alla ricerca di mattoni che potessero muoversi.
    Il suo piano di riserva consisteva nel tendere l'orecchio: presumibilmente gli uomini avrebbero cercato la valigetta in una stanza alla volta, fino ad arrivare a quella in cui si trovava in quel momento. Se avesse trovato in tempo la valigetta, prima che gli altri lo raggiungessero, avrebbe cercato di fuggire senza essere visto per poi aprirla in un secondo momento. Se invece avesse sentito dei passi e la porta aprirsi... beh... si sarebbe voltato e gli sarebbe saltato addosso urlando, lanciandogli addosso il lenzuolo e pretendendo di essere il fantasma che da secoli abita quella chiesa infestata.
    Nessuno meglio di lui poteva interpretare uno spettro tornato dall'aldilà, dato che era già morto una volta: quale luogo migliore che una chiesa, e quale momento migliore dato che si trovava sulle tracce di un vero e proprio... Ghost.


    Che battuta orribile... adesso capite perchè me ne sto sempre a dormire vero?
     
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    il piano di Chris, per quanto strambo, sembrò risultare abbastanza bene permettendogli di rinvenire la valigetta appena in tempo per sgattaiolare fuori dalla chiesa senza essere visto né sentito. Uscendo dalla struttura poté notare che lo scontro era ormai concluso ma nessuno dei due contendenti era a portata di vista dunque avrebbe potuto allontanarsi in tranquillità e scoprire il contenuto della ventiquattrore. Al suo interno, proprio come gli era stato indicato, non vi era molto: tutta la valigia era imbottita di un materiale soffice atto ad attutire gli urti di ogni tipo ed oltre alla gommapiuma vi erano cinque tessere traslucide di un materiale simile alla plastica. Il loro spessore e dimensione non era diverso da quello di una comune carta di credito e sovrapponendole una sopra l'altra uno strano gioco di luci permise al giovane di intravedere una mappa visibile grazie a qualcosa di simile al meccanismo della luce polarizzata ma che in ogni caso sarebbe sfuggito alla comprensione di Chris anche se gli fosse stato spiegato più e più volte. Non vi era molto altro da fare dunque: doveva recuperare il Ghost nel luogo indicato e riportarlo alla base dei Millefiore. Il suo prossimo ed ultimo obiettivo era dunque il polmone verde di New York: Central Park.
     
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    Tutto al massimo


    Per una volta tutto andò per il meglio, compresa la singolare azione stealth di Chris che riuscì a trovare quello che cercava senza doversi ridicolizzare più di quanto facesse di solito. La valigetta rimase salda tra le sue mani mentre in punta di piedi, guardando dietro ogni angolo prima di uscire allo scoperto, usciva dalla vecchia chiesa abbandonata. Non c'era nessuno, lo scontro sembrava terminato qualunque fosse stato l'esito e Chris poteva finalmente rifugiarsi in un posto più tranquillo, lontano da occhi indiscreti, per vedere quello che aveva preso. Oh, e anche per togliersi quel lenzuolo bianco dalla testa, la gente lo stava guardando assolutamente male. Anche perchè doveva cercare di mantenere un basso profilo, la sua era una missione di assoluta segretezza.
    Una volta trovato un vicolo nascosto e abbandonato, si sedette su una vecchia sedia sgangherata accanto a dei bidoni dell'immondizia e aprì la valigetta, trovando tutte e cinque le tessere al loro posto. Su ciascuna di essere erano incisi degli strani simboli senza alcun senso, ma le istruzioni che aveva ricevuto erano precise: avrebbe dovuto combinarle per conoscere la sua prossima destinazione. Così usando la superficie rigida della valigetta chiusa come piano d'appoggio provò le varie formazioni e composizioni, creando di volta in volta segni incomprensibili... fino a quando tutto non andò al proprio posto, come un puzzle degno di tale nome.

    Entr.. Entra... Central... Park! YEEEES!


    Il suo grido di esultanza, per quando contenuto, risvegliò le funeste ire dello spirito che abitava quei luoghi, letteralmente: un barbone senza fissa dimora, dai vestiti stracciati e dalla scarsa igiene, uscì dal cassonetto protestando per il rumore che lo aveva svegliato. Ignorando completamente le lamentele, Chris gli si rivolse con un tono incrollabilmente allegro, dato che stava quasi per portare a termine il suo incarico e fare finalmente qualcosa di buono nella sua vita. Tutti sarebbero stati fieri di lui... a partire da sè stesso, poi Fon e infine Zio Daniel, a cui doveva da troppo tempo una visita e un racconto delle sue incredibili avventure.
    Il senzatetto, incredulo, lo guardò non sapendo cosa dire di fronte a così poco senso e, probabilmente ubriaco, indicò una direzione e svenne di nuovo nel cassonetto. Fischiettando e saltellando, tutto contento, Chris si diresse così verso la sua meta, il più grande parco di New York. Una volta lì, beh... era sicuro che avrebbe saputo cosa fare.
     
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19 replies since 9/3/2019, 16:23   354 views
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